Carmina Burana
Carmina Burana
Carl Orff - per soli, coro e orchestra
Reggia di Caserta
Nel 1937, il compositore tedesco Carl Orff musicò alcuni brani dei Carmina Burana, realizzando
un’opera omonima. Orff scelse di comporre una musica nuova, sebbene nel manoscritto
originale fosse contenuta una traccia musicale per alcuni dei brani.
La prima rappresentazione fu l’8 giugno 1937 a Francoforte sul Meno. Mentre la prima
rappresentazione italiana invece si tenne al Teatro alla Scala a Milano il 10 ottobre 1942.
Per le sue caratteristiche può essere definita anche “cantata scenica” ed ha il sottotitolo “Cantiones
profanae cantoribus et choris cantandae, comitantibus instrumentis atque imaginibus magicis”.
L’opera non presenta una trama precisa e richiede tre solisti (un soprano, un tenore e un baritono),
due cori (uno dei quali di voci bianche), mimi, ballerini e una grande orchestra (Orff ne ha composto
anche una seconda versione dove l’orchestra è sostituita da due pianoforti e percussioni).
L’opera è strutturata in un prologo e tre parti. Nel prologo c’è O Fortuna, l’invocazione alla Dea
Fortuna sotto cui sfilano diversi personaggi emblematici dei vari destini individuali. Nella prima
parte si celebra la “Veris laeta facies” ovvero il lieto aspetto della primavera. Nella seconda,
“In taberna” ovvero “All’osteria”, si hanno prevalentemente canti goliardici; la terza parte –
“Cour d’amours” cioè “Le corti dell’amore” – contiene brani che inneggiano all’amore e che si
concludono con il coro di grazie alla fanciulla (“Ave, formosissima“). Nel finale si ha la ripresa del
coro iniziale alla Fortuna.
Quest’opera fa parte del trittico teatrale di Orff “Trionfi” che, composto in periodi diversi, comprende
anche i “Catulli carmina” e il “trionfo di Afrodite”.
Fonte: Wikipedia
